Storia

l luogo medievale per eccellenza in Roma, storicamente dimostrato, è la Torre delle Milizie. La leggenda invece la ricorda come la torre ove Nerone ammirava l’incendio di Roma, ma scambiandola però con la torre di Mecenate per un errore nelle memorie popolari.

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Una ricostruzione storica più realistica, ci porta invece a credere che sia stata costruita per disposizione di papa Bonifacio VIII insieme ad altre due torri, sulle rovine di altrettante chiese. Una sarebbe stata quindi quella delle Milizie , un’altra quella del Grillo e della terza non si hanno notizie certe. Il tipo di costruzione ci riporta inequivocabilmente all’inizio del XIII secolo quando anche a Roma scoppiarono lotte tra i guelfi ed il partito filo imperiale .

La zona nel medioevo era nota come Contrada Miliciarum. Il dilagare del termine ” milizia ” sospinto dalla importanza strategica della torre nella Roma di quel periodo, portò a dare il titolo di ” Dominus Miliciarum “, al capostipite della famiglia degli Annibaldi.

All’inizio del 1200, la potente famiglia romana dei Conti, in rapporto di nepotismo con Innocenzo III, creò tra la Suburra ed il Quirinale una sorte di linea di difesa con cui controllare la zona alta della città e quella tra il Vaticano ed il Laterano, sede della Chiesa in attesa del trasferimento in Vaticano, ove comunque era la tomba di Pietro, dopo la costruzione del Castello.

 

150px-monti_-_torre_del_grillo_2249Come strategia militare da conferire alla due zone, furono costruite una serie di fortificazioni. La Torre delle Milizie fu uno dei capisaldi di parte Guelfa che si contrapponeva alle fortificazioni dei Colonna, esponenti della parte avversa. Successivamente la Torre delle Milizie fu rafforzata strutturalmente e militarmente dalla famiglia D’Alessio.
Era originariamente a tre piani, poiché, da un basamento quadrangolare largo ed elevato, se ne innalzava un altro rafforzato da pilastri e questo era la base di una torretta quadrangolare. Era praticamente un castello.

Vi è un affresco del Cimabue nella chiesa inferiore di Assisi che lo riproduce come era in quel periodo. Quando passò sotto il controllo degli Annibaldi, potente famiglia ghibellina, con la torre venne conferito anche titolo nobiliare di ” Dominus Militiarum “.

150px-milizie_dai_mercati_di_traiano_1050911Verso la fine del XIII secolo, la famiglia Caetani, grazie al potere di papa Bonifacio, prese possesso della Torre sottraendola agli Annibaldi, mantenendone il possesso per lungo periodo nel quale la Torre svolgerà la sua funzione bellica.

Nel 1301, Pietro Caetani, nipote di Bonifacio VIII , assume il titolo di ” Dominus Miliciarum Urbis ” che fu già degli Annibaldi . Comunque il passaggio di proprietà non fu cruento perchè avvenne con regolare atto di vendita. A Pietro successero Roffredo e Benedetto Caetani, sempre con il titolo di Dominus.

Nel 1311, Enrico VII, arrivato a Roma per essere incoronato, percepì subito l’interesse strategico della Torre e la fece occupare militarmente da Ludovico di Savoia, ma l’anno successivo tornò ai Caetani che ne ebbero il possesso fino alla soglia del Tribunato di Cola di Rienzo. Tali possedimenti erano acquisiti e conquistati con l’appoggio del potere delle gerarchie ecclesiastiche e dalle capacità economiche delle famiglie nobili che potevano disporre di somme di danaro per armare delle milizie personali.

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Gli arcatores, gli arcieri, erano inquadrati in dette milizie agli ordini del Dominus della famiglia Annibaldi o Caetani, per l’importanza che l’arco, come arma, aveva nelle battaglie campali e di difesa dei castelli in tutta l’Europa , in Francia ed in Inghilterra, dove nacque il long bow, l’arco lungo. Gli arcieri di oggi che fanno parte della compagnia degli ” Arcatores Militiarum Urbis Romae ” , usano quegli archi, con gli abiti che richiamano l’epoca nelle manifestazioni e nelle gare del Campionato nazionale della Lega Arcieri Medievali cercando di interpretare il clima che a Roma si viveva nel XIII secolo per usi e costumi.

 

 

 

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